Il pagamento anticipato
L'idea è quella di replicare quanto fatto con il Cip6. In quel caso intervenne una norma che ha dato la possibilità di risolvere su base volontaria la convenzione monetizzando immediatamente tutto l'incentivo con una attualizzazione dei contributi e un vantaggio per il sistema. In sostanza, come anticipato, verrebbero dati gli incentivi in un'unica soluzione al netto di uno sconto.
Una soluzione che permetterebbe al GSE di liberarsi della grande mole di lavoro dovuta al controllo e alla gestione di relativamente pochi incentivi su una platea di impianti enorme. I fotovoltaici tra 1 e 3 kW sono circa 190mila e rappresentano il 37% del totale degli impianti, ma alla fine solo il 3% degli incentivi. “Per noi, ma anche per le stesse famiglie, la gestione di questi incentivi ha un costo elevato", ha sottolineato il presidente.La risoluzione in una sola rata consentirebbe al gestore di poter concentrare tutte le risorse sul controllo dei grandi impianti. Ci sarebbe poi una semplificazione e considerando che mediamente ogni famiglia incasserebbe circa 10mila euro verrebbero immessi nell'economia quasi 2 miliardi di euro. Un impianto da 3 kW in quinto conto energia, installato a Milano nel 2013 ipotizzando che all'anticipo si possa accedere da fine 2016 e che dunque restino 16 anni di incentivi, riceverebbe subito circa 9.100 euro, dai quali verrà sottratto uno sconto che il GSE definirà.
Un sistema della stessa potenza e nello stesso sito, ma incentivato con il quarto conto energia, facendosi anticipare 15 anni di inventivi rimanenti prenderebbe circa12.600 euro, sempre al lordo dello sconto che sarà poi definito.
Purtroppo, si ipotizzano tempi non brevissimi. Non si sa ancora come e con che veicolo normativo il legislatore introdurrà la disposizione, così come sono ancora da definire le modalità e i dettagli della misura.
Fonte QUALENERGIA.